Marrakech Best Of


WELCOME BACK!


Quale migliore argomento per il mio ritorno dopo la pausa estiva se non la nostra esperienza a Marrakech?
Ricordo come sempre che non si tratta di una guida turistica, di quelle ne potrete trovare di migliori sul web. Il mio racconto non è altro che il mio personale punto di vista, di come IO ho voluto organizzare questo viaggio, tralasciando le cose che per me non erano importanti o semplicemente mi attiravano meno. 
D'altronde in 5 giorni o in una settimana è praticamente impossibile visitare interamente una qualsiasi città e dunque è normale lasciare qualcosa, da fare o vedere next time. 
E neppure è possibile considerare un punto di vista migliore dell'altro o cose più belle da vedere prima rispetto ad altre. È così! Siamo tutti diversi, con preferenze diverse! 

Fatto questo piccolo incipit... da dove comincio? 
Dall'inizio! ;)



Siamo partiti durante la settimana di ferragosto, conoscevamo le temperature della città, sempre miti anche nei mesi più freddi. Eravamo preparati, però posso dire di non aver notato una grande differenza con il nostro caldo siciliano, anzi era molto più sopportabile se ci si copriva tanto, in quanto si trattava di un caldo secco. Non avevo forse mai fatto esperienza di un caldo di questo tipo, ricordo mi fece troppo strano quando, dopo un'ondata di caldo africano (quello vero!), rimasi ad occhi chiusi e sebbene ero molto coperta non ero affatto sudata!!!! Ma neanche un po'.... sfido chiunque (e qualsiasi deodorante) alla temperatura di quasi 50 gradi, camminando per le strade alle tre del pomeriggio con una camicia a maniche lunghe. Insomma, non si stava male!


Per quanto riguarda l'abbigliamento, avevo deciso di portare abiti lunghi o al polpaccio e camicie di lino da poter arrotolare sulle maniche. Niente shorts o abitini scollati, anche se tranquillamente si poteva camminare per le strade un po' più svestiti, però forse per passare più inosservata o anche per immergermi un pochino nello 'stile' del posto ho preferito così. Nella zona nuova, non c'è nessuna regola o divieto, però in alcuni hotel molto famosi e quindi catene internazionali non si poteva stare con scarpe aperte o shorts dopo una certa ora. Meglio partire prevenuti.


Marrakech ha due anime: o parti per un'avventura a 360 gradi o ti godi la tua vacanza a 5 stelle. Ho cercato di fare esperienza di entrambe. Cosa ho preferito? La risposta è facile... :)


La Medina è la parte centrale e più antica della città, nella quale si percepisce la vera essenza di Marrakech: i colori, i suoni e gli odori tipici. Intendo il color terracotta delle case e delle varie costruzioni, il richiamo alla preghiera e l'odore delle spezie molto forte, che venivano vendute in ogni angolo dei suq. 
I Suq non sono altro che labirinti di vie piene di bancarelle, le quali vendono di tutto e di più. Ma attenzione: contrattare è d'obbligo. Si contratta di tutto a Marrakech, persino i taxi. 


Altra cosa. Come ci si sposta? 
Camminavamo a piedi o con i taxi. Sinceramente non abbiamo mai provato i bus e non li consiglio. Un'altra informazione importante: dentro la Medina le macchine non possono entrare, quindi riflettete bene prima di prendere un riad in centro perchè per quanto Marrakech sia sicura e non pericolosa, se volete raggiungere qualche locale la sera a piedi, secondo me, non è il massimo!
Un'alternativa a tutto ciò è invece una bella carrozza con i cavalli... 😂 È vero! Abbiamo provato pure questo! E mi raccomando: non dimenticate di contrattare con il cocchiere! 
P.S.
Scusate la scarsa qualità della foto qui in basso, ma in realtà è un fermo immagine di un video. Non avevo altre foto che testimoniassero la nostra ''parata'' in stile reali d'Inghilterra. 


Noi abbiamo soggiornato in un hotel nella zona nuova, il quartiere moderno e raffinato Hivernage. Ottima posizione, molto sicura. Si percepisce la differenza con la Medina, nella quale regna il caos! Questa zona, oltre a essere più nuova, è molto tranquilla. È nota, inoltre, per la vita notturna, infatti non mancano discoteche alla moda e anche un casinò. Ovviamente, io e Rodolfo abbiamo fatto tappa pure lì, che dire... sono una ragazza fortunata in gioco! ( ...e anche in amore! ;) )



Che cosa abbiamo fatto? 
Ovviamente non potevo farmi scappare un giorno alla Mamounia. Un paradiso per gli occhi!!!! Non avevo mai visto un complesso così grande di piscine interne ed esterne, ettari di terreni, campi da gioco e terrazze. Wow. 




Un'esperienza da non perdere è un bel giretto sul cammello tra i palmeti. 


Devo essere sincera, ero un po' spaventata prima di salire sul cammello, infatti nelle prime foto che vedrete la mia espressione era molto molto titubante, poi ho iniziato a prenderci gusto e posso dire di essermi pure divertita! Al contrario mio, Rodolfo era la persona più felice del mondo, non ricordo di averlo mai visto così sorridente!! 😁 Le foto possono testimoniare! 




I giardini Majorelle. Un tripudio di colori brillanti, nei quali è possibile trovare la casa di Yves Saint Laurent. Lo stilista si innamorò così tanto della città e di questi giardini, i quali stavano per essere abbattuti, che decise di curarne la ristrutturazione nel 1980.





Abbiamo pure visitato il museo di Yves Saint Laurent, a due passi dai giardini Majorelle.


I Jardin Secret sono una vera e propria verde oasi fresca tra le strette e tortuose stradine della Medina. Una tappa è d'obbligo. 


Il palazzo El Bahia è un capolavoro dell'architettura tradizionale marocchina. Una volta dentro, non volevamo più uscire! Prima di fare le mie solite ricerche, alla parola Marrakech immaginavo proprio questo: palazzi enormi dai mosaici coloratissimi con delle fontane negli ampi cortili al centro. Si trova nel sud-est della Medina. Mi raccomando, pianificate la vostra visita prima delle 17, dopo non è più consentito entrare! 




Non ci siamo fatti mancare ovviamente un giro nei famosi suq al centro della Medina. Abbiamo visto ed acquistato di tutto e di più. Se avessi avuto un altro bagaglio avrei sicuramente comprato più cose. Se poi durante il vostro giro volete prendere fiato e mangiare qualcosa di tipico, vi consiglio NoMad, un locale con terrazza, dalla quale potrete 'ammirare' una vista a 360gradi della Medina. Certo, niente di paragonabile ad un rooftop nel cuore pulsante di Manhattan. Caratteristico del luogo sono tetti, sull'orlo del precipizio con biancheria e diversi panni stesi, di costruzioni fatiscenti, usciti quasi da un film di guerra all'indomani di un bombardamento. Immagini sicuramente pittoresche, che una volta nella vita è bene aver visto. Niente di più. 




Basta spostarsi di qualche via dalla Medina ed eccovi i più bei resort 5 stelle, dove il lusso regna sovrano. Avrei voluto vederli tutti, ma ci siamo limitati a quelli più facilmente raggiungibili anche solo per un pasto fugace. 








Infine, ma non per importanza :), se volete assaggiare qualche piatto tipico della cucina marocchina provate i tajine: una pietanza di carne o pesce in umido, che prende il nome dal caratteristico piatto in cui viene cotto. Abbiamo provato pure il cous cous di pollo e verdure, il famoso pane arabo e la buonissima crepes marocchina (msemen), che ogni mattina non mancava nella mia colazione.





Bene, non mi resta che salutarvi e ricordarvi di portare con voi il passaporto e una crema solare con protezione alta se andrete in mesi molto caldi. Il resto è tutto da scoprire...
Alla prossima,
Alba



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